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A Gerusalemme

In groppa
a nu puledru
verso Gerusalemme
l' Osannato
ire.
Le genti
che de li
miraculi sui
audito
aber
già ammucchiata
ne li pressi
fia,
et co'
rami de palme
ne le mani
lo Re
de li re
plaudir.
Mentre
li occhi
de lo puer fariseo
co' li sui
incrociati
fia,
questo
esitar
nun aber
e lo manto suo
sotto le zampe
de lo puledru
andante
lesto lesto

a menar.

 

l'autore Don Pompeo Mongiello ha riportato queste note sull'opera

Dal Vangelo secondo Luca Capitolo 19

30] "Andate nel villaggio di fronte; entrando, troverete un puledro legato, sul quale nessuno è mai salito; scioglietelo e portatelo qui.


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5 commenti:

  • silvana capelli il 22/07/2012 15:13
    Complimenti per questa tua lodevole e vera poesia.
  • Anonimo il 26/03/2010 18:08
    Bellissima! Bravo Pompeo!
  • loretta margherita citarei il 26/03/2010 16:30
    bella, ma perdonami non era un puledro ma un asino, i re calvacano solo gli asini, considerati animali nobili degni di re, bravo pompeo
  • cesare righi il 26/03/2010 13:49
    bella questa tua rivisitazione dell'entrata a Gerusalemme

    ah Magno ai tempi nostri questo non sarebbe successo: NOI sapevamo riconoscere gli uomini di valore!
    Ave Pompeo Caesar ti loda
  • Vincenzo Capitanucci il 26/03/2010 13:39
    ci avviciniamo... Don... Bellissima...

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