Sfogliando l'album dei ricordi
una primavera... tanti anni fa:
L'aria tiepida dopo un lungo inverno
uscivamo a frotte
schiamazzi di voci di bimbi
scuotevano il capo brontolando i vecchi del paese
Lunghe file in fila indiana
lungo sentieri di acacie e rovi
L'emozione e l'urlo
di chi prima riusciva a scorgere
quelle chiazze di viola, fra l'erba bagnata
Si tornava
stringendo fra le mani quegli esili steli
appena colti
ma già appassiti col caldo della mano
strappati da quei cespugli freschi e ombrosi
dalla terra, dalla vita
Tu, timida viola, la più piccola
restavi in disparte, in fondo alla fila
la mia mano, stringeva la tua
La tua vita,
colta in boccio
recisa, strappata
il tempo di una primavera
il tempo di una bella giornata di sole
Ma forse sei stata scelta
perché quel fiore non appassisse mai...