Pensavo a te,
a quell'attimo di vita
passato insieme,
dove tutto era immobile,
ma noi proseguivamo;
instancabili esseri viventi.
Pensavo a te,
al calore del tuo braccio,
ai tuoi occhi ambigui,
ma sicuri.
A te, strano principe.
Da dove vieni?
Pensavo a te,
alla mia voglia di noi.
Alle cose dette non davvero,
alle cose volute ma non fatte,
alle parole evitate,
senza volere.
Pensavo a te.
Al sapore del mare,
quello che avrebbe con te sulla spiaggia,
a fissarlo per ore nella sua intima passeggiata,
avanti e indietro,
instancabile, come noi.
Pensavo al vento,
di quella sera,
di quel quinto giorno della settimana,
abbandonati a noi,
o quasi.
A te, piccolo battito, eroico.
Pensavo a te,
che cominci a riempire tutto;
la mia testa, che scoppia,
la mia anima, che grida,
il mio cuore, che esplode,
i miei occhi... che necessitano.. di te.