Con calma raccolgo tutto quello che ho
sorseggiandone il piacere
quel succo ormai alla fine
che ha volte sembra nascondersi.
Il fantasma che gioca nel mio cuore
come in un giorno di primavera
è oscurato dalla sua ombra
mentre continua a parlarmi di se.
Con un gesto farei notte
e con un altro dimenticherei l'orribile presenza
in un pomeriggio d'estate.
Ho nostalgia!
Scuoto le sbarre di questa gabbia che esulta
nel tenermi prigioniero lontano
dai trifogli sempre verdi.
Mi manca il sospiro che è in ogni istante
che va contro il tempo
incurante di ciascun compleanno.
Non ho più nulla
se non il respiro del giorno che culla le mie pene
lasciando ancora una volta ch'io guardi
l'immagine del'infinito senza fine.