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Il 2010

L' anno
non aveva
nemmeno i suoi battenti
aperti,
e già
li venti
di ogni dove
notizie
di morte
recar
senza
pietà alcuna.
L' eco
de le
umane traversie
finito
non ha
le sue sventure,
da la Russia
a l' Italia nostra
il tanfo
de li morti
la gola
ci chiude,
e a noi
più
che piangerli
nient'altro
rimane,
se non
otturandoci
il naso.

 

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8 commenti:

  • tania rybak il 14/04/2010 16:12
    tutti giorni contiamo morti e nuovi arrivati, la vita offre da sempre queste due opportunità, ora ancora più conosciute attraverso la televisione, ci rendiamo conto quante fragile il filo che conduce dalla vita alla morte, la sorte a quanto pare non ha i preferiti, vediamo morti e feriti tra gente umile e i presidenti, ci resta solo pregare per loro e ringraziare di essere vivi, bravo Don
  • Dolce Sorriso il 13/04/2010 14:59
    bella riflessione
    grazie
    smack
  • Aedo il 12/04/2010 23:58
    Una poesia bellissima, che deve farci riflettere. Bravissimo!
  • laura marchetti il 12/04/2010 23:50
    Sempre particolare e bello il tuo poetare anche quando parli di realtà...
  • Anonimo il 12/04/2010 22:46
    le realtà si lega ai nostri fazzoletti già umidi di recenti pianti. bella poesia Pompeo. ciao Salva.
  • Cinzia Gargiulo il 12/04/2010 20:54
    Già cambiano gli anni ma le brutte notizie arrivano sempre, inesorabili.
    Bellissimi versi...
  • francesca cuccia il 12/04/2010 20:23
    Hai proprio ragione non era ancora arrivato è già si respirava pesante sempre molto bravo amico.
  • Anonimo il 12/04/2010 17:34
    Ottima poesia di "mente", pensiero a ricercare una pace: «L'anno non aveva emmeno i suoi battenti aperti...», di una scelta poetica a richiamo di indubbia bravura. Ottima

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