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Grigio e bianco

Ma per dir quel suono ardito della primavera
Che nasce come il verde ramo che poggia a mezzogiorno
Sulla terra color ocra che imbrunisce di sera.
Qui il cupo sentiero avvallato di pensieri che di grigio m'affanna,
il color del cielo quando muta nell ' ombra
e a quei bei soli che prossimi spuntano sopra una zanna.
Questa bella, inconsueta s'abbia da dir alla mia vita
La corsa della stagion
Mentre traspare la tanto collina infreddolita.
Bello questo il tuo riso adagiato come di questi si dipinge il sole sopra le zanne scalfite
Tanto è la giusta ragion di aspettarlo vigoroso ormai che c'e' altrove
Ma dov'e il sole che fai sorger in te dell'amor in queste pietre colpite?
Io lo so che il grigio è l'umano far protendersi a calar mal del pallore
Ma qual 'e il grigio di te?
Non sarebbe grave, ma di ragione è un bel cuore.
Grigio e bianco di tutti e di noi
Il pallore improvviso che mi ghiaccia
E l'aspettar forse che mi è consueto
Il frivole gioioso canto che sento poca volta mi caccia
E il tuo arrivo come meta prefissa.
Grigio bianco frivole sole di Primavera
Tu il grigio e bianco segreto nei canti delle rondini.

 

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1 commenti:

  • Anonimo il 17/04/2010 14:24
    Molto gradita la tua poesia!

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