Immutabile sei
nel tuo folle passare,
inesorabile tracci la vita
e mentre scorri sei come il vento
che la trafigge.
Inarrestabile tu volgi
e nel presente sei già volato.
Come la pietra che l'acqua erode
tu anche segni senza curarti
e questa notte che oscura terra
non spegne te.
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3 commenti:
Anonimo il 09/03/2011 23:49
Bella e decisamente interessante!
Anonimo il 22/04/2010 18:09
"Gutta cavat lapidem" (la goccia scava la pietra), dicevano i latini: è vero che il tempo lascia sempre una traccia indelebile, nel bene e nel male, e non può essere vinto dalla notte (o dalla morte).
Anonimo il 22/04/2010 11:50
Bei versi per una poesia riflessiva.
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