Ode a te,
che guardi, dall'alto del tuo Sapere,
la nostra insulsa esistenza materiale.
Alchimista beffardo,
spacci i tuoi insignificanti sassi
per pietre preziose.
E noi, in costante frenesia,
accecati dal bagliore e privi di ragione,
ci accalchiamo dinazi al tuo carretto,
per poterle possedere
a costo anche della dignità e dell'onore!
Incosapevoli del tuo reale nome.