Difetto di femmina?
Malattia della carne?
Sei tu il vento che mi domina,
il peggior cruccio,
che in me trova dimora.
Crudele demonio,
di me ti cibi
e consumi il tuo pasto vorace,
mentre il mio cuore brucia.
Le mie membra fremono
all'amore acerbo che mi circonda:
ma tu non sai aspettare
e turbolento,
e impaziente,
mi spogli di ogni forza,
lasciandomi vulnerabile
tra le braccia di Lui.
Così scopro il mio tenero cuore,
che come sempre
della troppa passione sarà vittima
e trofeo sanguinante.