Sono un viandante e un valicatore di monti, non amo le pianure.
Non già l'altezza bensì la china è terribile.
La china, quando lo sguardo precipita nel vuoto
mentre la mano si aggrappa all'alto.
Culmine e abisso, ormai tutto si racchiude in uno.
Il mio miglior coraggio mi viene dal pensiero
che dietro di me non vi sono altre vie.
Ormai conosco la mia sorte, ebbene sono pronto.
Di qui ha principio la mia ultima solitudine.