ho detto ad un amico:
non più del mio numero magico la mia vita deve superare,
settantatre, qui firmo e sottoscrivo,
vi saluto e... grazie della compagnia.
Il suo manto nero lo voglio assaporare
ancora in forma e con la coscienza del sapere.
mi ha osservato sorridendo e sussurrando
tra sè e sè:
mio padre ha ottantotto anni
colpito da infarto dieci anni fa,
operato e paralizzato,
per <fortuna> solo alle gambe,
chiuso in struttura, su una sedia a rotelle,
catetere permanente, ma lui è ben cosciente.
Si è da poco fidanzato con ragazza ottantenne,
le accarezza la mano dolcemente e la osserva teneramente.
Gli ho chiesto, ieri sera:
stai bene?
Sì, son felice ora, la vita è proprio bella, mi ha risposto.
Lui certamente di poesia non sa,
ma conosce il segreto della felicità