Vibrato respiro di sabbia
in congiunti calici smessi,
breve viaggio del tempo
lungo l'anima di una cruna.
Forfora di rocce sfinite
poi esili granuli, ora
prigionieri a scandire
futuri nei precipizi
della loro caducità.
Un vuoto di vita
in cristalli coesi
nell'entita minuscola
di uno spazio breve,
dove la sabbia corre
verso orizzonti ciechi.
Semi cerchio di sfere
la clessidra rovescia,
una speranza turchese
plana nella luce muta
di una eternità effimera.