Intendere
l'assenza
Volerla ospitare come amante
deliziosa
crearle una tana confortevole
perché s'innesti prendendo parte
alla fioritura di un finto sonno
coccolarla
tra le ortiche dei non gesti
che la rendono diffidente
saziarla dalla fame d'esistere
nelle notti ovattate di suoni grevi
e familiari
Portarla al collo come amuleto di stagno
duttile e sottile manipolarla
tenerla in braccio quando s'ubriaca di spine
per combattere l'opprimente peso dell'ombra aguzza
dei suoi specchi
Invidiarne l'assoluta capacità circolatoria
l'aggravante del passare d'ore
il movente del non bisogno
il delitto dell'intesa in un contrasto
le esequie criptiche in una ostentata disobbedienza
Il costante invito
del ricordo in agonia
non riesce a divenire
sua vittima
e ostinatamente
le porta un fiore
e la fa ballare allo sfinimento
fino al prossimo
inevitabile
abbandono