Non ho mai accettato
le ingiustizie della vita
dove i deboli sono costretti
a soccombere.
Libri che ho letto e stracciato.
Io,
che mi commuovo di fronte
ad una piccola formica
che trasporta un fardello
più grande di sé.
Cerco di sollevarlo, ma lei scappa e fugge.
Siamo sfiduciati, impauriti
portati a fuggire anche di fronte
alle nostre paure
che nascoste dietro la tenda
dei pensieri aspettano... ci spiano.
Ma i nostri timori uniti
diventano forza, quando capiamo
che noi siamo anelli di una catena
che ci sostiene.
La vita con le sue maglie diventa una rete
e con i suoi lucchetti vorrebbe incatenarci,
ma la chiave sta
nella denuncia
nell'unione e nel coraggio
di far valere i nostri diritti,
di affrontare la realtà.
Lo scontro,
spesso diventa colloquio, costruzione...
Si toglierà la giacca
e ci darà la mano...