È solo canto
che nell'intimo m'intona
mentre nell'ombra,
mi ospita lo scranno.
E mi abita il silenzio
che come goccia batte,
sul giogo e sulle tempie.
È di un fonema muto
il mio pensiero arduo,
-intrappolato-
dalla solitudine che bagna
negli angoli più stretti,
di un'anima senza perimetri perfetti.
Ma c'è la luna,
insegue sul viale il mio pensiero
e con le dita del suo alone,
deterge il pianto di una capinera.
Mi assale a volte, lo stralcio di un dolore
quando l'assenza invade,
- preme dentro al cuore-