Stilla,
pioggia che percorre il mio viale
tra le distanze diventate laghi
d'immensità che scorre tra le pietre.
Liquide,
come lacrime di rivoli che rotolano
sulle gote
-sulle rughe di un sorriso-
Fondono,
immagini distorte di un pensiero
sopra il rumore di una goccia
-quando cade-
tra l'erba incolta di una primavera.
Scivola,
sui vetri appannati
-di un'idea-
immersa nel copioso temporale,
mentre le nubi scrivono il tuo nome
col blu di un cielo rovesciato.