Musica,
t'innalzi su esili fili
a sondare innaturali spazi,
quindi scrosci su di noi
come torrente di primavera
che corre impetuoso
verso valle.
Sulle invisibili trame
del tuo gioco sottile
spesso s'invola, rapito,
il mio pensiero...
E nella forza serena
della tua voce antica
ritrova la pace,
ch'alfin discaccia
l'insulso fragore
delle umane cose.