Signore mio,
mi hai portato a Roma appena matura,
una città sfrenata, ma piena di premura.
Cercando la strada giusta di Gerusalemme,
ho perso la bussola e mi sono sentita smarrita,
dal mio stesso egoismo sono stata rapita.
Travolta dal cinismo di questo mondo
e dalle priorità delle sue richieste,
il danno per la mia anima fu forte e funesto.
Straziata dai demoni, che guidano i miei peccati,
il mio cuore fu afflitto e la mia anima macchiata.
Le tenebre, contenti della mia anima sconfitta,
come i corvi, giravano intorno a me,
ma possedere la mia anima non potevano
e non avevano diritto...
Mi incontrasti stanca,
nonostante in te ho sempre creduto,
erano spezzate le mie ali,
mi hai accolto dolcemente,
come una colomba abbattuta...
A me, Samaritana, avevi chiesto da bere,
vedevi la mia sofferenza
e sentivi le mie preghiere.
La tua pietà verso di me
fu più grande della mia fede,
pregavo, come una mediocre,
non avevo riconosciuto la tua vera sede.
Un forte vento soffio,
spazzando via il mio egoismo,
togliendo tutti i miei peccati
ammessi prima dalla ipocrisia e dal cinismo.
Mi sono vista con gli occhi diversi
spogliandomi del mio stesso inganno,
solo all'ora il mio chiedere il perdono
non era più né presuntuoso, né vano.
Inginocchiata e ribattezzata
con le lacrime della mia penitenza,
ti sentii vicino,
fu quasi palpabile la tua presenza.
Ti sei dissetato dal pozzo
della mia umile preghiera,
hai sciolto tutte le mie catene,
rendendomi libera, non una prigioniera.
Il tuo spirito entrò in me,
scuotendo il mio cuore e la mia vita,
mi sono resa conto,
che le tue strade sono infinite.
Ora proffeso il tuo nome
in ogni luogo e in ogni casa.
Non credo, che hai scelto me,
per puro caso...
Ti sono molto grata per la mia conversione,
sono felice di servire te e ascoltare le persone.
C'è una grande esigenza e urgenza
di cambiare il nostro mondo,
vedere tutti felici è un desiderio profondo.
Tu, vivi in mezzo a noi,
mio umile Signore,
accogli tutti noi e manda
il tuo spirito santo in ogni cuore.