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Stragissimamente Tuo

C'era una Fontana
con zampilli d'acqua strana
in una Milano in bianco e nero
un po' sorpresa.
Le bombe rimettono
alla guerra come
le avarizie del comando
stanno al Machiavellico pensiero.
E poi rimangono solo cappotti
insanguinati sul marciapiede
e uomini che volano dalle
finestre o uccisi davanti
ad una 500°.
Dalla Loggia si riascolta quel boato
di ossa scricchiolanti,
e la piazza si sparpaglia
nelle retrovie da dove avanzano
legioni di fumo e divise grigie.
Ogni mattina iniziano sempre
più presto a tirarsi qualcosa.
Tra le macchine e i pali del semaforo
si condensano alchimie fotografiche.
Il padre che per strada parte
alla carica del figlio che è scappato
in pensieri più strani dei suoi capelli.
Italicus, diabolicus est
viaggiare innocenti in questo paese
di greche badanti.
In arrivo bombe per bambini
assetati senza denti.
Chissa se li hanno visti.
Neanche un Moro li ha fermati
e li hanno aspettati dove sta
uno che aspetta di partire.
A colori il sangue è rosso
dai binari scola fino ai cancelli
di un cimitero con
grandi fossi e gobbe.
Ma ora si vola verso il Boom di Palermo,
con vent'anni di ritardo,
che per quelli che mai vi arrivarono
è anche poco.
Birgi tace e Brindisi riposa,
nella rete che cade all'improvviso
s'impigliano famiglie assiepate
in un sudario di valigie intransitate.
Il Capace Amelio, nell'estate stuprata
pure in un ospizio tangenziale,
salta in aria e brucia come scirocco
la miserevole srarria di cummannari.
Quando uno muore
si dice:bisogna andare avanti.
ma io nonostante
tutto caro omissis
non mi muovo.

 

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