Marianna,
aveva corpo evanescente
impalpabile come borotalco
-la sua polvere-
nell'aria mattutina
si avvinghiò al tuo respiro,
divenne ghigliottina.
L'incontrasti in un futile momento
sull'asfalto bagnato dalla pioggia
ti accarezzò le braccia
si fece possedere,
tu che di lei
non sapevi cosa fare.
Marianna,
scaltra come una puttana
-s'insinuò-
tra te e la tua ragione
forse, provasti il paradiso
perchè Marianna
sapeva bene come far l'amore.
Da quella sera,
non hai potuto più farne a meno
-lei oramai-
ti era entrata nelle vene.
T'affascinava
ti legava lacci d'immaginazione.
Marianna
ti condusse in luoghi inesistenti
-il suo tocco-
dava brividi cocenti,
mentre la polvere
continuava ad inebriarti.
Marianna,
sapeva farsi pagar bene
-per darti sempre-
orgasmi privi di catene,
ti prese tutto, le appartenevi
ma quell'inverno
mentre scendeva la copiosa neve
ti abbandonò da solo
ai bordi di un marciapiede.