Poeti.
Lo odo spesso.
Con quella voce fiera, ferma, autoritaria.
Cento, mille, milioni di parole,
per far d'un uomo un poeta
ed un altro un operaio, un impiegato o studente.
Libri e libri e libri,
per far capire al mondo
quanto il nome di uno deve eccheggiare dentro di noi.
Forse per colpa di questo rumore stantio
impedisce a noi tutti di ascoltare e capire.
Capire che amore e arte son la stessa parola,
che immaturo e insicuro,
son gli stessi principi su cui si basano entrambi.
Serve silenzio per ragionare.
È faticoso.