Lasciarti al fiume
al fango di parole in precipizio
lasciarti a flash famelici
a rapaci domande al carbonio
al profumo di nuovi aspetti
a conciliarti col lattice colorato
col polline disperso
a tastarti le dita di calce
senza impronte
da lasciare
Vedrai
sarà facile
mentire a sprazzi
e col resto
diffamare la tua parte buona
guardandola dalla trincea
del doveroso giusto
rifocillarla
di secchi quadrifogli
vasi della verità
odori settembrini
scorie immemorabili
Inebrierai di te
di ciò che mai
sarai
sputando in faccia
la soluzione
che ti racchiuda
immacolato e forte
E sarò vigile spettro
tra le tue viscere
nel dimenticarti
nel difenderti dallo sguardo vischioso
che ti ingoia come un sole
a ovest di lucidi bottoni...
... e sarò tentata ancora
e invece dovrò recidere
la carotide indifesa
al povero
pensiero
di passaggio...