vi è
un ricordo incolmabile
che è il tuo, e si sa
le profondità di chicchessia
s'avverte pulsione
passione latente
non dell' altre
ma delle mie
non ci sia lascia abbracciare dalle tenebre
senza contropartita e lancinante, punto
e io mi ricordo spesso
mi ricordo spesso
di un'infanzia, un complesso
in infanzia, una danza che
-nastrini bleu- avanza
la colpevolezza del mio disfacimento è tutta quanta la tua
le lungaggini di una vita trascinata
il ritardo e il colore dei tempi,
un giorno eri stata anche gradevole
in antecedenza seppure cedevole
la datità delle cose quotidiane
m'incensa l'ambrosia
(acquitrinale fangoso
vi si vedono ranocchi e rosponi)
navighiamo assieme! sui tumoli ma
navighiamo, navighiamo in disaccordo
ma purchè poi navighiamo
l'autunno è un stagione mentale
e i miei precursori erano semmai inesperti
il mare la neve il fieno l'abete
è la casualità del rufuso
almeno lì, lì giù
nel sogno, sconfiggere le leggerezze
e affondarsi tra le fronde
sprofondarsi con disinteresse
la naturalità della religione
la sicilia e le sue isole
messianesimo d'avamposto
sono ancora la casualità dell'ineffabile
la tua carnagione rispecchia il volere dei santi
e io mi ci confaccio sommessamente