Troppo presto
cedemmo alle lusinghe
del tu delle nostre carni
in una confidenza che bruciò
a fuoco alto ogni nostra difesa
e ci lasciò senza fiato in salita
dopo aver travolto i sensi
in un veloce temporale di carezze,
baci e profonde apnee.
Troppo presto
per chiamarlo Amore
o per intrappolare ogni gesto
in una blanda definizione
come sesso o vampa di desiderio.
Rimangono ceneri
dei nostri corpi abbandonati
dalle anime che ancora si cercano
tra le fiamme ancora alte
di deliranti fantasie
che s'avvolgono in geometriche spirali
senza trovare l'origine dell'innesco.