ogni donna
ha il posto che la vita prima
e, il destino poi le assegna
si sbatte e combatte
risparmia e si danna
a carcar la manna
qualcuna, riesce a sedersi sul vagone
quello giusto, pur se angusto
chi lo perde per ingiustizia
a volte è preda della mestizia
annaspa
getta in mille rivoli
quintali, tonnellate di se stessa
svuotata come un barattolo di marmellata
o come le tasche del clochard
nuda, seppur vestita
sfiorisce
come la rosa rossa di un addio
ferale
l'espressione sorridente
studiata, mimata
non ha nulla di gaudente
gli occhi, solo quelli
parlano e raccontano
di passi e messaggi d'amor mendace
per buona pace
di chi vede, usa e tace.