Nero su bianco
lasciando spazi troppo larghi
per dare al nero una sensazione di sicurezza
e lasciare al bianco sintomi di un'agorafobia
mal celata tra le parole vuoto e silenzio.
Nero su bianco
lasciando spazi troppo stretti
per dare al bianco una sensazione d'insicurezza
e lasciare al nero sintomi di una claustrofobia
troppo evidente tra le parole finito e infinito.
Nero su bianco
fisso un punto preciso,
un confine tra il detto e il non detto
ma saranno gli occhi a capire
il momento in cui ci si arrenderà
all'evidenza dello scritto e del non scritto.