Riemerge prepotente
come fantasma da un passato,
in un sogno,
poi mi sveglio
e si siede al mio fianco.
Rimorso, rimpianto
dolce e struggente
si accoccola come un gatto,
fra le mie braccia
e poi graffia l'anima
e fugge via.
Lo vedo sparire,
nel pallore di un pomeriggio
passato a cullare le ore,
sulla sedia del ricordo.
Tornerà,
come sempre
la sua carezza,
ancora.