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Tristezza

Non so che triste affanno mi consumi:
sono malato e nei miei dì peggiori...
Tra i balaustri il mar scintilla fuori
la zona dei palmeti e degli agrumi.

Ah! Se voi foste qui, tra questi fiori,
amica! O bella voce tra i profumi!
Se recaste con voi tutti i volumi
di tutti i nostri dolci ingannatori!

Mi direste il Congedo, oppur la Morte
del cervo, oppure la Sementa... E queste
bellezze, più che l'aria e più che il sole,

mi farebbero ancora sano e forte!
E guarirei: Voi mi risanereste
con la grande virtù delle parole!

 

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6 commenti:

  • A. Barbara Di Stefano il 28/04/2007 16:54
    Guarisci presto... scrivendo ancora.
  • Santina Luzzi il 23/03/2007 19:31
    Veramente bella! Nei contenuti e nelle struttura. ciao
  • mauro crisante il 13/03/2007 16:50
    carina, sonetto ben strutturato, mi piace.
  • michele marra il 04/03/2007 09:10
    un sonetto d'altri tempi
  • sara rota il 04/03/2007 01:57
    Carina e toccante, soprattutto la parte finale. Bravo
  • Riccardo Brumana il 02/03/2007 12:28
    penso che la serenità venga da dentro di noi prima che da altri. titolo azzeccatissimo

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