Nuvole all'orizzonte
mentre guardo l'infinità siderale
e un fanciullo piange dentro di me
mentre il mio io è dilaniato da mille paure.
E mi perdo in uno sguardo
che sa di notte estiva
di mare tinto di rosso
di una luna argentea che tramonta su tranquille acque.
Un sogno candido
come un pomeriggio di inverno
fa capolino tra le ombre rosse del deserto
e il sorriso compagno di quei due occhi
si illumina come non mai.
E io sto bene
quando un caldo abbraccio
si impadronisce di me.
E le profonde cicatrici
delle promesse infrante del passato
sono solo un lontano ricordo
che si perde nei meandri
delle oscure case
ai margini del tempo.