Penso positivo,
considero la vita,
un prisma
sfiorato dalla luce,
riflettente
luminosi colori.
Riesco a viverla
in pace e dignità,
non scorandomi mai,
anche se
mi offre amare prove.
Così, quando
il dolore
fisico,
di questo mio male,
che da tempo m'affligge,
informe rende
ogni mio pensiero,
tanto da sentirmi
scoglio sferzato
da vento e mare
in tempesta;
ancor di più
assorbo
il vitale soffio.
Reagendo alla sofferenza,
scuoto enerigicamente
le fondamenta del mio
essere,
confidando
nel richiamo trinitario
di Dio,
prego e risorgo,
proiettando il pensiero
nella speranza,
nella positività.
Molto debbo ricevere
ancora dalla vita,
non mi arrendo.
Non è chiusa la partita.