Strambe fantasie, realtà nascoste
nel fondo del bicchiere degradato.
Se vanno in un luogo più lontano,
con te, che piangi, mi spingono di più.
Spirali di vetro nel torsolo del tempo,
dopo la mela plasmiamo i suoi confini:
roseto selvaggio da varcare
godendo ai graffi, ai petali incolore
su gambe nude, su tutto quanto nudo.
Guardiamo in alto, nella nostra notte,
ferite remote brillare come stelle…
Solo per noi apre il Moulin Rouge.