Non terminerò ancora che la
mia penna tormentasse questo
foglio fin quando nobili pensieri
si leveranno all'aria universale,
spandendo fumi rilassanti la dimora
cui vivo, fin quando l'aurea immortale
avvolga la tua chioma dall'inscindibile
colore, o Musa di impervi versi.
Ogni notte ha una sua storia,
vorrei vivere violando il tuo viso
e non la solita e pallida luna, caro
nome proibito.
Arrossita è la guancia,
vigoroso il desiderio
melodiosi i giorni che
trascorrono nell'infinito
tempo, ostruendo occhi
vitrei d'amore affinché sogni
non ti oblieranno in questa
calda notte de maggio.