Perverrà ?" e si accomoderà ?"
il lungo appiccicoso inverno.
Questo camposanto neppure il conforto otterrà
dell’altalena che ringhia nel suo perno
coi bambini attorno impazienti.
Sulle betulle trapiantate
presenza non pietosa saranno le foglie
che aggrediranno ogni alba apparente.
Allora non sapevi
ancora non sapevi
dei mesi invernali che sommano otto
della pioggia ch’ai folli appare rilassante
della neve
del cappotto
dell’inedia dentro ogni movimento.
Allora non immaginavi
ancora non temevi
il rullo che comprime l’asfalto,
i piloni che conducono la luce,
il telefonino che maledice la vita:
allora vivevi
ancora vivevi…