Margherita, Margherita,
come un fior di primavera,
di rugiada asperso il cuore...
Hai un fermaglio tra i capelli
che discendon sulle spalle,
hai un cestino da lavoro,
e una culla bianca...
Su una seggiola tu siedi;
la navetta va leggera
ed i sogni tuoi conduce...
Ma, mentre cuci,
al tuo lavoro intenta,
lo sguardo volgi al
tenero angioletto...
Mentre un colpo di tosse,
ti trafigge.
E trasalisci:
"Perché non va via?..."
Ricomponi i pensieri
e, a te stessa, stai dicendo:
"Son forte."
Sollecita, accogli
il bimbo che vagisce
e non cerchi la mamma,
la mamma che già soffre.
Sollecita, accorri...
Sollevi il fanciullo:
lo lavi, lo asciughi,
ne cambi le fasce...
O, dolce fanciulla,
ti dice il Poeta:
sei stata un esempio
d'amor di sorella.