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il silenzio della valle

Le montagne all'orizzonte, il sole del tramonto;
il silenzio della valle rotto dal batacchio delle mucche,
un immanente senso di pace e di distacco.

E poi all'improvviso di nuovo tu, il mio tormento;
non riesco a scacciarti dalla mente,
piccola fata dal corpo di diavolo, e dall'anima innocente.

Non voglio rovinare la tua vita;
non devo rovinare la mia, di vita,
ma penso ai tuoi capelli e mi prudono le dita.

Vorrei mordere il tuo collo, e come il morto vivente che ormai sono,
bere la linfa del cuore tuo, nutrirmi da ogni tua piccola ferita;
se credi che t'abbia fatto torto, concedimi il perdono.

 

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0 recensioni:

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13 commenti:

  • Anonimo il 17/06/2012 10:46
    La marea sale improvvisa e travolge e trascina, forse risucchiandola potremmo circoscriverla e prosciugarla, ma oi perderemmo l'amata linfa... E così, nell'andirivieni irrisolvibile di un Io e un Tu preponderanti e assassini, si consuma un destino di vita segnato dalla rovina. Forse una luce c'è: è nel fermarsi dove l'onda il sasso immerge senza risucchiarlo, donandogli vita nuova.
  • Anonimo il 22/05/2008 17:31
    un immagine stupenda di vita campagnola misto ad un che di fantasy e sex che mi è molto piaciuto
  • Simone Veltroni il 10/03/2008 23:50
    Cannibalismo romantico, ti capisco.
  • Pier Francesco Maguledda il 19/11/2007 10:36
    Mi ha lasciato perplesso il finale,"il morto vivente che ormai sono". Dà un senso di resa. E'una poesia che si "fà sentire", espressa benissimo e con un giusto fine.
  • Anonimo il 09/11/2007 18:38
    Sinceramente, non mi è piaciuta. Non prenderla male però, tutti facciamo errori. Io compreso
  • augusto villa il 06/07/2007 16:32
    Piaciuta!... Rende molto bene l'idea!!! Bravo... Ciao!
  • ELENA MACULA il 09/05/2007 13:06
    leggendola mi sembra quasi di essere in una canzone di emilie degli evanescence molto bella soprattuto nell'ultima parte nella sua semplicita hai messo un po' di quel romanticismo gotico che vado cercando complimenti!!!
  • Nunzia D'Andrea il 07/05/2007 12:07
    la poesia è l'espressione di noi stessi al di là dello stile.
  • michele marra il 22/04/2007 10:01
    La poesia per avere un futuro deve tendere all’essenzialità.
    Superiamo il decadentismo con una nuova poetica di ricerca dei termini, di corretta allocazione della parola, di messaggio completo e compiuto, prima nella mente del poeta e poi esteso agli altri.
    La lirica non può essere solo sfogo del poeta, ma messaggio per gli altri.
    Cosa deve fare il poeta? La sua è la ricerca della parola, del termine giusto da inserire al proprio posto, della scultura del “termine” della venatura della parola, come se fosse marmo. Solo così decollerà il nuovo rinascimento della poesia.

    Michele Marra
  • Anonimo il 14/03/2007 10:56
    ... non devo rovinare la mia. Sarebbe bastato così senza specificare nuovamente, la vita. A parte questo... complimenti!
  • Ezio Grieco il 12/03/2007 22:43
    Guagliò, non è malamenta!
    Bravo.
    Un saluto Clezio
  • sara rota il 12/03/2007 21:58
    Poesia dallo stile "vampiresco", particolare e carina.
  • Riccardo Brumana il 04/03/2007 22:53
    il diavolo a volte si cela negli occhi di chi vede.

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