Urlare, gridare,
squarciare il silenzio
avvolgendolo
di lacrime serrate in gola.
Il cuore tuonante
pronto a parlare,
ma il dolore irreale
ti svuota la mente
e ordina di non far volare parola.
Camminare inerme
tra cespugli di stelle,
tra sospiri impauriti,
tra paure non volute,
tra rami di comete.
Sospiri brevi
per risvegliare lo spirito
e poi nuovamente
il cuore irrequieto
che vuole piangere,
che non vede ragione
innanzi il vero amore che mai verrà capito.
L'anima diventata ombra
vagheggia oramai lontana,
vuole spiare chi minaccia
la breve felicità.
L'anima vagabonda
non sa ritrovar la strada
e non riconosce la via di casa.
L'universo improvvisamente piccolo,
tutto non ha senso,
guardare oltre
e non veder nulla.
Accostare lo sguardo al presente
e non poter sfogare il proprio dolore,
sì
questo è il vero amore.