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La mia parodia del Montale

Semplicemente spiove per trasalire soltanto,
nel limine luglio di logorante calore
postumi dalla bufera sbocciano fiori d'acanto.

Un inquieto meriggio a fumare,
leggendo Montale
con la sua presa a male...
... Costretto a rimare
... inventandomi il mare...

Il fenomeno della natura imperfetta:
nel pozzo stramazza l'upupa ignara
del cavallo che nella riviera si infetta:
un colpo d'amara lupara.

La turbolenza dell'animo informe
di miele e d'assenzio ubriaca ed inerme.
Una rotonda che affonda...

Non chiedetegli niente al poeta deriso
dalle lische di pesce che vomita l'onda
un girasole giallino
fantasmagorico in viso,
piange,
a capo chino.
S'infrange.

 

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3 commenti:

  • Anonimo il 02/07/2010 00:36
    non amando particolarmente montale devo dire che la tua poesia mi piace ben scritta piacevole e ironica
  • Emanuele Ramundo il 30/06/2010 17:39
    grazie... qui però lo prendo un po' in giro...
  • loretta margherita citarei il 30/06/2010 17:24
    bellissima, mi ha molto coinvolta nella lettura, mi piace montale,

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