il pino dal grande tronco fra le frasche d'alloro
ritrovo dei nostri primi baci alla villa Fabbricotti
quando ragazzi alla scuola dell'obbligo ci prendemmo
quante giovani coppie ha abbracciato
è ancora lì ora maestoso
che passo al giardino canuto come gli anziani
a consumar nei ricordi le ore
a cercar nell'aria nuova il sorriso
e del tempo passato faccio rendiconto
in alterne vicende impegnato
che certo per l'aldilà non contano
ma pur dovendo sottostare
dei fiori ho colto
ed altro per il rimpianto vorrei
il pino dal grande tronco ora maestoso
con occhi benevoli mi guarda
facendo cenno alla vita degli uomini
che è simile a quella degli alberi
e come loro va presa
i frutti ad ogni stagione si rinnovano
a lungo negli anni
finché solo il verde è il vestito
rimanendo in gioia comune
più spogli ad ogni anno
sciupati i rami ammaccato il tronco
non vi è paura né tormento
fino al naturale spegnimento