Un folle diamante che brillava nel cielo
ed è stato prosciugato e portato via
da rimedi atavici ma inefficaci;
le porte della percezione che si schiudono
in un canto straziante
e il dolore del silenzio
che porta solo solitudine;
un islandese che conversa con Madama Natura
chiedendo "perchè"
e ricevendo come risposta
il divenire pasto di due leoni affamati;
l'adagiarsi su una scoscesa rupe
chiedendosi
chi sarà mai il Grande Burattinaio
che moltiplica
illusioni auree e dolori argentei
e commercia false speranze;
un gattino abbandonato dalla madre
che miagola impaurito
il pelo sudicio
e lo sguardo perso nel vuoto di mille interrogativi;
un ciclo di vita e morte
che sembra non aver senso
se non quello di seguire
la logica perversa della sofferenza;
un Cosmo che piange
lacrime di stelle
e vomita
fiumi di dolore
collassando
nella casualità e meccanicità di gesti inconsulti
e passi felpati.
L'Universo è infelice.