E così, è arrivato il giorno,
tutto è immobile, silenzioso e fermo,
quello che avevo da dire, l'ho detto,
e l'ho detto con parole mie,
sospese tra amore e indecenza,
pur senza ricevere risposte,
ne smentite, ne conferme,
infondo quello che meritavo è questo,
eppure non mi sembra di aver chiesto molto,
un cenno, un segno, un gesto,
che semplicemente dicesse:
"ci sono, sto ascoltando!"
Invece no, parole buttate lì dal dubbio senso,
appartenenti ad altri, indirizzate forse a lui,
mentre io stupidamente ho creduto mie...
vado via, con un pizzico di nostalgia,
vado via, con il dubbio di quello che sarebbe stato,
vado via, con il sapore amaro di chi è stato giocato,
vado via, senza sapere cosa rimarrà in te di tutto questo...
e così, è arrivato il giorno,
me ne vado dal tuo cospetto,
quello che potevo fare l'ho fatto,
e l'ho fatto a modo mio,
in parole che non hai mai chiesto,
mettendo a nudo la mia anima,
in pensieri e ali pronte a schiudersi,
sai, mi aspettavo un finale leggermente diverso,
ma non importa sono io il pazzo,
che in ogni cenno, segno, gesto,
voleva semplicemente dirti:
"sono qui, ti sto aspettando!"
mentre quelle parole fluite a unico senso,
saranno usate da altri, senza sapere di te,
senza sapere di me che ho creduto potessi credere...
vado via, con un pizzico di nostalgia,
vado via, lasciando il dubbio di quello che sarebbe stato,
vado via, lasciando il sapore amaro di chi è stato giocato,
vado via, senza sapere cosa rimarrà in me di tutto questo...