La voce venne solenne dalla foce
infinita del pozzo
ormai colmo di spietati
corpi indaffarati a mentire
a se stessi.
Disse che non era svanita nel nulla
di ricerche più o meno riuscite,
scandite da un tempo incoerente
e nell'inganno seppellite
da un eterno per sempre.
Sono la forza che non puoi annientare,
sono l'unica al mondo che ti fa capire
quanto puoi essere solo fra la gente
e felice cantando in gabbia.
Sono la forza che ti spinge a credere
all'armonia cosmica fra il passivo e l'indomito.
Sono la realtà dietro l'orpello,
sono l'unica al mondo che ti fa scoprire
quanto può essere bello perdere e ripartire
verso la cella più buia
colma di corpi inerti.
I morti non si arrendono.