Urlare, gridare,
squarciare il silenzio
avvolgendolo di lacrime serrate in gola.
Il cuore tuonante pronto a parlare
ma il dolore irreale
lo frena e ordina
di non far volare parola.
Camminare inerme
tra cespugli di stelle,
tra sospiri impauriti,
tra poesie non volute
che si intrecciano tra rami di comete.
Sorrisi brevi
per risvegliare lo spirito
e poi nuovamente il cuore irrequieto,
cuore che vuole piangere,
che non vede ragione
davanti al vero amore,
vero amore da tanti non capito.
L'anima diventa ombra
vagheggia oramai lontana,
si unisce al vento e vola,
vola per spiare chi minaccia
la breve felicità, chi sorseggia
solo gratuiti giudizi,
chi invidia due cuori non più a metà.
L'universo improvvisamente piccolo
e tutto non ha più senso,
guardare oltre l'orizzonte
e non vedere nulla,
accostare lo sguardo al presente
e non poter gridare il proprio amore,
entrare nelle menti delle persone
e non poter gridare il proprio dolore.
Sì, adesso la luna ed il sole lo sanno,
forse questo
è il vero amore,
e arriverà il giorno che al mondo intero
un grido lanceranno:
sole io ti amo,
luna io ti amo.
Finalmente mano nella mano,
e senza paura
per tutti i cieli sfileranno.