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Dolce follia

serpente che si morde la coda,
io giro, e giro, e giro sempre in tondo
altro non posso fare,
lieto fine non c'è in questa storia
di fantasmi e ossessioni
non c'è futuro, né presente
solo passato,
troppo dolce il passato per dimenticare.

E quando scorgo la fine
di questa pazzia
e penso che posso lasciarti andare
una vibrazione, un profumo
una parola
mi riportano giù,
nel dolce abisso.

Perché in fondo,
io da questo abisso
non voglio ancora,
mai più,
riemergere

mio impossibile amore.

 

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3 commenti:

  • Lele M. il 02/12/2010 21:43
    Troppi serpenti si sono morsi la coda, perché l'ennesimo rettile autolesionista possa suscitare un serio interesse.
  • Anonimo il 09/08/2010 21:07
    Quest'amore è una malattia e non vuoi guarire. Molto bella davvero.
  • Anonimo il 09/08/2010 12:17
    bella questa poesia.
    letta con infinito piacere... very good

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