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Riso isterico

Cosa ci passa dinnanzi?
Idoli aurei, corpi senza anima, cumuli di carne da macello già condannati ad una esistenza fatta di bassezze. Le immagini passano repentine di fronte quegli specchi che molti chiamano occhi, e sembrano vogliano dire nient'altro che: vanità! vanità! vanità!
Cosa sono senza di te?
Un corpo inerme, in attesa di impulsi e di qualcosa che mi parli di te. Un anima sola che tesse la tela dell'attesa e dell'abbandono, che aspetta il suo Godot, rinunciando alle stagioni, alle rose, ai profumi, alla vita.

 

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6 commenti:

  • Anonimo il 30/09/2008 14:25
    Anche l'attesa è degna, sempre.
    Permette di osservare e ammirare senza necessariamente dover rinunciare agli innumerevoli Godot che prendono vita a ogni sguardo.
    Interessante questo riflesso di luce.
    nel
  • Riccardo Brumana il 19/03/2007 00:03
    non vedo il nesso con il "riso isterico", migliorabile nella forma.
  • sara rota il 18/03/2007 19:55
    Mai rinunciare, anche se chi si aspetta non arriva...
  • Mario Secondo il 18/03/2007 18:31
    non so perchè ma ho l'immagine di corpi incandescenti che attraversano un paese di campagna!! Bella complimenti! MS

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