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L'ALTRO LATO

Passi rimbombano nel vicolo
(gatto salta dal cassonetto).
È buio, è notte,
striscia l’ombra sul muro fioco
(mugolii e resti di sandwich).
Latrati, ululati e maschere di teatro:
serranda che si abbassa, improvvisa
è la vita di notte che appare
al reparto nascite (ospedale).
La fila degli ubriachi
(crash di bottiglie in frantumi).
Occhi chiusi e fase R. E. M.
in tutti (quasi) gli appartamenti
(copertoni bruciano scoppiettando).
Il ponte non trafficato; il giorno
è lontano dal sorriso, della luna
(nascondino tra le nuvole).
Folata di vento, finale.

 

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4 commenti:

  • rossella bisceglia il 29/03/2007 23:13
    non mi arriva... forse non capisco, versione in prosa?!?
  • Riccardo Brumana il 29/03/2007 22:45
    hai saputo creare un bel palcoscenico, e comparse che ben si sposano col contesto. peccato per la mancanza di attori.
  • Ezio Grieco il 28/03/2007 08:19
    Particolare, di un certo interesse. Non ho capito il senso delle parentesi.
    ... e la vita intanto Va!
    Un saluto
    Clezio

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