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RAMI

Mani tese,

Capelli al Vento

Parole mai dette che risuonano e forse tu non le senti.

Dimmi quante volte ti sei ciesto da che parte andare...

Quante hai sbagliato e ti sei perso...

Sapessi quante volte avrei voluto sbagliare io.

Ogni secondo è fatale, ogni fato è mortale.

Guarda tra le tue mani.

Guarda.

La vita è tua.

Ce l'hai davanti.

Solo tu.

 

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9 commenti:

  • carmelo scimone il 29/11/2010 09:40
    molto bella una lirica molto sapida piena di significati complimenti
  • nemo numan il 16/05/2009 05:09
    bellissima
  • augusto villa il 20/03/2008 15:40
    Molto bella ed intensa... mi piace moltop anche la chiusa... Brava!.
  • Aedo il 19/03/2008 15:41
    Una poesia introspettiva di grande intensità: quante volte le nostre parole sono state assorbite dal vento, quante volte ci siamo persi senza capire l'errore...È questa l'imprevedibilità e la bellezza della vita. Brava!
    Ciao
    Ignazio
  • Antonella Fittipaldi il 30/03/2007 14:14
    Bella la scelta di scrivere le frasi una più aventi all'altra, sparse, dà la ensazione di essere travolti davvero dal vento. Brava!
  • Giada Staffieri il 25/03/2007 12:57
    ti ringrazio Valerio, è stato bello svegliarsi stamattina e leggere una così bella e sentita recensione delle mie poesie. Spero di riuscire ad emozionarti ancora anche con le prossime. Un saluto... Giada
  • Valerio Palma il 25/03/2007 03:31
    Ho voluto leggere anche una seconda poesia, dopo la buona impressione della prima... È devo dire che la prima impressione non era stata casuale (è difficile che mi sbagli, di solito)...
    Il bello del tuo modo di fare poesia è che ti riesce nella maniera più scontata di tutte, ma, per questo, più bella:con semplicità...
    I versi sembrano come scaturire da soli, spontaneamente... Riescono efficaci, pur nella loro apparente "banalità"... E questo, ovviamente, grazie ad un tuo modo di scrivere, ad un tuo stile, che (in qualche modo) riesce ad arrivare dritto al cuore del lettore... Ed è una grandissima cosa, per chiunque faccia dell'arte!
    È come se tu dipingessi gettando macchie di colore sulla tela...
    Prendi questo mio commento come il miglior augurio per continuare su questa strada...
    Un saluto,
    Vale
  • Ariberto Terragni il 24/03/2007 17:29
    Il "tu" generico mi sembra abusato, ma devo ammettere che sei riuscita a declinarlo senza banalità, con una vena sincera e una musicalità di verso che sorprende piacevolmente. piaciuta.

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