Dal difficil dire
scorgo il mio vestire,
eppur della poesia la morte
feci l'impronta sulle porte.
Il mio sentire divenne duro
il cambiar sempre più scuro,
nel discorrere dileguarmi
inutili gli affanni;
diventano sterili senza sapere
il correre verso l'usciere... .
In un infinito tunnel di parole
scomposte all'ombra del sole,
divise, sospese, tra l'animo e il cuore.
Mi cingo di calore,
mi riempio di quell'amore;
eppur attraverso l'orizzonte
mi abbaglio dei colori di quel ponte,
ne descrivo i sentimenti,
ma nelle menti rimane il vuoto
e dell'ignoto faccio il mio nome.