Aspettando chi per te mi dia l’amore
in questa quasi primavera
che ha passi di neve
profumata di pietre e di vento
di equilibri violati
con il colore del sangue
stagliata nella nostalgia dei sogni
nell’urgenza della carne
scivolare oltre
nel costante rischio della felicità.
E in quest’atto di dolore
senza tempo
prendere il mare
con una vela di sapone
una rotta ignota e vagabonda da seguire
e tra le onde
dondolare insicura
cercando un passaporto per l’eternità.