pianto e sudore
d'anacoreta
fra i massi squadrati
di questa cattedrale senza tempo
stridore di cardini
per l'abside
della icona tua
intrisa
di storia e remote progenie
addobbata
d'aneliti e speranze
pavimentata
d'inginocchiatoi corrosi
dalle tignole e dal lento incedere del tempo
trenta denari
e un lacero peplo
porterò in dono
ai piedi dell'arca
dell'ego tuo
questa volta sì
aggiungerò
tegumento pectoris
mio
questa volta sì
potrò morire con te