Giocavamo a campanone
uno, due, tre
ed il sasso raggiungeva veloce
la casella
a piedi pari si saltava,
e guai a chi barava!
Meta il numero più alto
con l'ansia di voler scalar
la vetta,
un gioco che andava fatto in fretta,
poi arrivati sulla cima,
si ritornava a ritroso
e ricominciava il gioco.
Inconsapevoli abbiamo
continuato a saltare,
pulci nell'universo della vita
ed ogni anno una nuova casella
raggiunta tirando il sasso
e avanti tutta, in salita...
Il tempo!
L'unico gioco che non torna
mai indietro,
ci si può voltare a guardare,
un ricordo ma senza cadere,
o stare troppo seduto,
chi si ferma è perduto!
Il tempo,
forse la sola cosa giusta
che passa per tutti,
per i belli e per i brutti,
per chi ha i soldi e chi tira
la cinghia,
per chi ha il lavoro
e chi non c'ha 'na...!
Uno, due, tre...
E chi è fortunato
... arriva a 100!